Il mio nome è Renato Mancini, sono nato in Italia nel 1954.
Mi sono avvicinato presto al mondo della metalmeccanica, facendone una professione.
Nel 1976 una scultura composta da utensili mi ha impressionato al punto da spingermi ai primi tentativi realizzati con materiale di recupero, dadi e viti in ferro.
La mia fantasia, tanta voglia di fare e una cascina a disposizione per poter saldare hanno fatto il resto.
E così ho iniziato negli anni a dedicarmi nel tempo libero a questa passione.
Le mie opere non nascono da schizzi realizzati a tavolino. Sono gli oggetti stessi che, attraverso la loro forma, mi suggeriscono cosa vogliono diventare.
É così che negli anni la fase di raccolta di materiali di recupero, in particolare rottami in ferro e similari, è diventata una parte preponderante della mia ricerca e opera artistica. L’aspetto del riciclo al 100% del materiale che utilizzo per me è fondamentale.
Il risultato delle mie sculture saldate non è quasi mai astratto, anzi è leggibile da chiunque grazie alla semplicità di interpretazione. Molte sono puramente figurative, a volte figurative di immagini prodotte dalla mia fantasia, oppure con altre ho cercato di lanciare messaggi particolari.